OGGETTO: DETERMINAZIONE DEI COMPENSI DA CORRISPONDERE AI COMPONENTI DELLE COMMISSIONI ESAMINATRICI DELLE SELEZIONI E DEI CONCORSI PUBBLICI PER L’ACCESSO AL PUBBLICO IMPIEGO PRESSO L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
LA GIUNTA COMUNALE
RICHIAMATO l’art. 48 D.Lgs. 18/08/2000 n. 267;
VISTO il D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165, recante “norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”;
VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, relativo al “Regolamento recante norme sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi”;
VISTI in particolare:
- l’art.18, comma 1, del predetto Decreto che demanda ad un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, adottato di concerto con il Ministro del tesoro, sono determinati, per tutti i tipi di concorso, i compensi da corrispondere al presidente, ai membri ed al segretario delle commissioni esaminatrici, nonché al personale addetto alla vigilanza;
- l’art. 18, comma 2, del predetto Decreto il quale prevede che la misura dei compensi può essere aggiornata, ogni triennio, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro del tesoro, in relazione alle variazioni del costo della vita, rilevate secondo gli indici ISTAT;
VISTO l’art. 35, comma 3, lett. e), del D.Lgs. n. 165 del 2001, che fra i principi a cui si conformano le procedure di reclutamento nella pubbliche amministrazioni, prevede quello secondo cui le Commissioni sono composte esclusivamente da esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti tra funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime, che non siano componenti dell’organo di direzione politica dell’amministrazione, che non ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o delle associazioni professionali;
VISTO l’art. 35-bis del citato D.Lgs. n. 165/2001 relativo alla “Prevenzione del fenomeno della corruzione nella formazione di Commissioni e nelle assegnazioni agli uffici”;
VISTA la legge 19 giugno 2019, n. 56, la quale:
- all’art. 3, comma 13, prevede “l’aggiornamento dei compensi da corrispondere al Presidente, ai membri e al segretario delle Commissioni esaminatrici dei concorsi pubblici per l’accesso a un pubblico impiego indetti dalle Amministrazioni dello Stato, anche ad ordinamento autonomo, e dagli enti pubblici non economici nazionali, nonché al personale addetto alla vigilanza delle medesime prove concorsuali, da adottare con apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri ovvero dagli, ulteriori, organismi preposti; Tali incarichi si considerano attività di servizio a tutti gli effetti di legge, qualunque sia l’amministrazione che li ha conferiti”;
- all’art. 3, comma 14, prevede che “la disciplina di cui all’art. 24, comma 3, del D.Lgs. 30 marzo 2001, non si applica ai compensi dovuti al personale dirigenziale per l’attività di Presidente o di membro della Commissione esaminatrice di un concorso pubblico per l’accesso ad un pubblico impiego” escludendo, quindi, l’applicazione del principio di onnicomprensività di cui all’art. 24, comma 3, D.Lgs. n. 165/2001, per il personale dirigente destinatario degli incarichi in argomento;
RILEVATO che il comma 12, art. 3 del D.Lgs. 165/2001, lungi dall’escludere ogni compenso per gli incarichi di componenti delle commissioni di concorso, nel considerarli conferiti in ragione dell’ufficio ricoperto, anche ove si tratti di concorsi banditi da un’amministrazione diversa da quella d’appartenenza (salva in tal caso l’autorizzazione), implicitamente li distingue dagli incarichi, anche occasionali, non compresi nei compiti e doveri di ufficio, ossia dagli incarichi esterni di cui all’art. 53, commi 7 e s.m.i., dello stesso decreto, per i quali sono previste specifiche verifiche ai fini dell’autorizzazione;
DARE ATTO, che:
- come precisato dalla Corte dei Conti Lombardia, Sez. contr. Delib. 18/12/2019, n. 440, il recente “Decreto concretezza”, non incide sulla disciplina della retribuibilità dei compensi, ma sulle modalità di erogazione e gestione dei compensi stessi, in quanto gli incarichi di presidente, membro o segretario di una commissione esaminatrice di un concorso pubblico per l’accesso a un pubblico impiego vanno gestiti in maniera differente da quelli disciplinati ex art. 53, D.Lgs. n. 165/2001, essendo i primi conferiti in ragione dell’ufficio ricoperto;
- conseguentemente, un dipendente pubblico incaricato come presidente, membro o segretario di una commissione di concorso pubblico, sia che dipenda dalla medesima amministrazione che ha indetto il concorso, sia che dipenda da altra p.a., svolge l’incarico in ragione dell’ufficio ricoperto, pertanto se l’incarico è svolto presso l’amministrazione d’appartenenza, per lo stesso non spetta alcun compenso, qualunque sia la qualifica che possiede, dirigenziale o non dirigenziale;
VISTO, altresì, l’art. 247, comma 10, del D.L. 34/2020, convertito con Legge 17/07/2020 n. 77, che ha modificato il sopra citato art. 3, comma 12, della Legge 56/2019;
VISTA la Gazzetta Ufficiale n. 225 del 10 settembre 2020, con entrata in vigore il giorno successivo, è stato pubblicato il D.P.C.M. del 24 aprile 2020, avente ad oggetto “Determinazione dei compensi da corrispondere ai componenti delle commissioni esaminatrici e della Commissione per l’attuazione del progetto di riqualificazione delle pubbliche amministrazioni” , emanato in attuazione di quanto disposto dalla citata legge, art. 3 comma 13, e determinando i nuovi compensi da corrispondere ai componenti delle Commissioni esaminatrici;
DATO ATTO che il citato DPCM 24/04/2020 all’art. 1, comma 5, stabilisce che gli Enti Locali, nell’esercizio della loro autonomia, possono recepire quanto previsto dallo stesso Decreto;
CONSIDERATO opportuno, in relazione all’impegno richiesto alle Commissioni esaminatrici nei concorsi indetti da questo Ente, stabilire i compensi da corrispondere ai componenti delle stesse, uniformandosi, seppur parzialmente e in ragione della scarsa complessità organizzativa afferente alle selezioni indette da questo Ente, alle determinazioni stabilite, in materia, a livello nazionale;
VISTA la Legge 241/1990, Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi;
VISTO il D.Lgs. 165/2001 “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”;
VISTO il T.U. 18 agosto 2000, n. 267, recante: “Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti Locali”;
ACQUISITI i pareri in ordine alla regolarità tecnica e contabile del presente provvedimento, ex art. 49 TUEL;
CON VOTI unanimi e favorevoli, espressi nelle forme di legge,
DELIBERA
1- DI DETERMINARE i compensi da corrispondere ai componenti delle Commissioni esaminatrici per l’assunzione di personale pubblico come segue:
- euro _______, oltre oneri di legge, per ciascun componente delle commissioni esaminatrici di concorsi l’accesso ai profili professionali delle categorie A e B (Area degli Operatori e Area degli Operatori Esperti, secondo la nuova nomenclatura contrattuale);
- euro ______, oltre oneri di legge, per ciascun componente delle commissioni esaminatrici di concorsi l’accesso ai profili professionali della categoria C (Area degli Operatori Esperti, secondo la nuova nomenclatura contrattuale);
- euro ______, oltre oneri di legge, per ciascun componente delle commissioni esaminatrici di concorsi l’accesso ai profili professionali della categoria D (Area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione, secondo la nuova nomenclatura contrattuale).
I suddetti compensi sono incrementati del 10% per il presidente e ridotti del 20% per i segretari delle commissioni stesse.
A tali importi sarà altresì corrisposto il compenso integrativo pari a € 0,80 per ciascun elaborato o candidato esaminato, a prescindere dalla categoria del profilo messo a concorso.
Ai componenti esterni potrà esser riconosciuto il rimborso spese, purché autorizzato e documentato.
Ai componenti esterni, dipendenti di altre pubbliche amministrazioni, dei comitati di vigilanza spetta un compenso di euro 50 per ogni giorno di presenza nelle aule dove si svolgono le prove.
2 – DI DICHIARARE, con separata e unanime votazione, il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del TUEL n. 267/2000.